Edificio residenziale

Casa Michelon / Dalto / Rossetto

Civile, Edilizia

La consapevolezza che il miglior guadagno sia il “risparmio”, è la base su cui ogni progettazione edilizia va affrontata. Risparmio energetico: ne guadagniamo noi (economicamente) e ne guadagna l’ambiente (minor CO2 immessa nell’atmosfera). L’edilizia sostenibile, ovvero la creazione (o il recupero) di edifici con standard di alta efficienza è possibile a tutti.

Vi voglio raccontare la mia esperienza sia come progettista che come utilizzatore finale della nostra casa per la quale siamo entrati in possesso a luglio 2008. L’abitazione, risalente a metà anni ’50, è di quelle con camere da quasi 20 mq e formata da ampi spazi interni. La struttura, tipica dell’epoca, presenta una muratura al piano terra in roccia squadrata con rinforzi d’angolo in mattoni pieni, avente uno spessore di circa 45 cm., solaio di piano in travetti e pignatte in cotto, gettato in opera, muratura al piano primo in mattoni pieni da cm. 30, formante una risega da cm. 15 col muro del piano terra, un solaio di copertura piano in travetti prefabbricati ad “I” – tipo “varese” – aventi una mezza tavella sul lato inferiore al fine di accogliere l’intonaco. Completava il tutto, un sottotetto accessibile, ma non praticabile, a causa della mancanza di un piano calpestabile. Infine il tetto, a padiglione, è sorretto da travi in c.a. montanti su muratura portante. La casa si presentava sollevata da terra (quota di campagna) per circa 60 cm., poggiante su fondazioni nastriforme superficiali, mentre la parte interna di calpestio poggiava su un ampio spessore di ghiaione misto ad uso vespaio. L’edificio era dotato di ampie finestrature con finestre a vetro singolo e tapparelle oscuranti con grandi cassonetti di contenimento. Le altezze interne erano di 3 mt. sia per il piano giorno che per il piano notte. Completavano l’esterno, due grandi terrazze, una a nord-ovest e l’altra a nord-est. (FOTO)
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Questi erano i dati energetici dell’edificio nello stato di fatto:

  • Volume lordo riscaldato (V) = 1068,80 mc;
  • Superficie disperdente (S) = 674,70 mq;
  • Rapporto S/V = 0,63 m-1;
  • Sup. utile (Su) = 240,93 mq;
  • Comune = Conegliano (TV);
  • Zona climatica = E ; 2536 g.g.;

Il calcolo del fabbisogno energetico dava questi valori:

  • Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale = 60.707 KW/anno
  • Energia primaria per la climatizzazione invernale Epi = 252 KW/(mq*anno)
  • Classe energetica dell’edifico: G

In sintesi, l’edificio consumava un equivalente di 25 mc di metano per metro quadro di superficie netta, all’anno.
Il conteggio dei consumi (costo al mc di metano=0,90 €/mc) è presto fatto: (25×240,93)x0,90=5.204 €/anno solo per il riscaldamento invernale. Se ci aggiungiamo anche la produzione di acqua calda sanitaria superiamo i 6.000,00 € di costi energetici. Tali valori di costi sono stati confermati dalla proprietà precedente e mi hanno fatto riflettere molto in sede di progettazione.

Se consideriamo il fatto che i dati ISTAT del nostro paese riportano 7,1 milioni di edifici ad uso abitativo costruiti prima del 1971 ed altri 3,2 milioni costruiti tra il 1972 ed il 1991, possiamo immaginare il buco energetico che solo questi creano ogni anno. La prima legge sul contenimento energetico fu varata nel 1976 (legge 373/76) in seguito alla crisi economica provocata dal petrolio. A seguire venne varata nel 1991 la Legge 10/91 che cercò di regolamentare le costruzioni dal punto di vista degli isolamenti e dell’impiantistica. Ma era ancora poca cosa. Ne risulta che il grosso del patrimonio edilizio è precedente alle prime due leggi in materia energetica, ma anche gli edifici che vennero costruiti in periodo “legiferato” hanno caratteristiche ben lontani (anche con le attuali normative) dagli standard imposti dalle direttive europee, ma soprattutto dal concetto di edilizia sostenibile.

Per tutti questi buoni motivi abbiamo deciso di affrontare la riqualificazione energetica della nostra nuova casa, secondo uno standard trasversale a tutte le norme: la certificazione Casa Clima, gestita dall’Agenzia di Bolzano.
Il concetto è molto semplice: coibentare molto bene l’involucro edilizio. Vanno curate tutte le parti: la zona in appoggio al terreno, le murature a divisione con zone non riscaldate e con l’esterno, il solaio o il tetto di copertura. Vanno eliminati del tutto i ponti termici lineari e quelli puntuali ed installate finestrature performanti, sfruttando nel contempo l’illuminazione naturale e i guadagni gratuiti dati dal sole. Nel contempo ci si deve orientare verso le energie rinnovabili, il sole (nel nostro caso), mediante utilizzo di impianti del tipo Fotovoltaico e solare termico.
Il concetto sul rinnovabile, è molto semplice: c’è un’energia più rinnovabile del sole, del vento, della terra, dell’acqua ed è quella che non consumiamo! Ecco l’importanza di creare un involucro che sia il meno disperdente possibile.

Questa la base su cui partire, sapendo che, nel nostro caso, l’ edificio è esistente e quindi vanno individuate le possibili limitazioni negli interventi di riqualificazione energetica. Unico scopo finale: ottenere un elevato standard qualitativo interno con un ridotto consumo energetico complessivo, attingendo il più possibile dalle fonti alternative.

Committente

Sigg. Michelon / Dalto / Rossetto

Località

Conegliano (TV)

Progettista architettonico e strutturale

Ing. Graziano Rossetto

Anno

2008-2010

Classe energetica (D.Lgs 192/2005 e s.m.i.)

A+

Classe energetica con protocollo CasaClima

Classe A (cert. IT-2012-00705)

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